Il castello di Akita (秋田城?, Akita-jō) era un jōsaku situato nella zona corrispondente all'attuale Akita, capoluogo dell'omonima prefettura, in Giappone. Era la base amministrativa della provincia di Dewa e fu un'importante base commerciale per gli insediamenti interni.[1] Durante il periodo Asuka Abe no Hirafu aveva sottomesso sotto il suo dominio le tribù indigene Emishi che risiedevano nelle zone corrispondenti alle attuali città di Akita e Noshiro e nel 658 aveva edificato un forte sul fiume Mogami. Tra l'anno 708 e il 712 l'area prese il nome di Dewa e la fortezza funse da roccaforte di controllo dei distretti settentrionali; tuttavia a quel tempo la regione era ancora al di fuori del controllo effettivo della corte Yamato situata Nara e perciò il suo potere di controllo era debole. Nel 733 la fortezza sul fiume Mogami venne spostata più a nord e un nuovo insediamento militare, in seguito denominato "castello di Akita", venne costruito in quella che oggi è la zona Takashimizu della città di Akita. Il Castello di Akita divenne così una base operativa nella colonizzazione della regione e nella sottomissione dei popoli indigeni Emishi.[2] |